Raccolta di 29 racconti pubblicata nel 1930.
Dall’incipit del libro:
IL FIDANZATO SCOMPARSO
Avevamo cambiato di casa, – racconta la mia amica, – e si lavorava per mettere gli oggetti a posto.
Nel salotto da pranzo, al piano di sopra, la serva, in mezzo a ondate di paglia e di pezzi di carta, tira fuori dalle ceste le scodelle e i piatti immersi nella segatura: pare una chioccia che dia vita ai suoi pulcini, e della chioccia ha pure il selvaggio senso di difesa quando Fausto e Billa, i miei fratellini, accennano a volerla aiutare.
– Alla larga, alla larga – grida, agitando in cerchio la scopa.
Ma si solleva, e dimentica anche le tazze più fini quando vede arrivare il mio fidanzato; i suoi occhi ridiventano giovani e belli, e pare che la fidanzata sia lei. Io però non sono gelosa, anzi ho l’impressione che tutte le donne debbano essere innamorate di lui, o almeno che sia la sua bellezza, unita alla sua cordialità generosa di forte, a spandere un riflesso di amore e di soggezione ovunque egli passi.
Anche sul viso appassito di mio padre si spande un’aria giovanile; e piccolo come egli è, stretto alle braccia dalle mani del futuro genero alto più di lui di tutta la testa, sembra un fanciullo. Infine, il mio fidanzato è in mezzo a noi come l’albero sopra i cespugli, come una divinità sopra i suoi adoratori: e io penso che basterebbe un suo cenno perché tutte le cose intorno, nel disordine delle stanze, si mettessero a posto da loro.
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