“La Laude della Primavera” di Vincenzo De Simone

Raccolta di poesie pubblicata nel 1941.

Dall’incipit del libro:

"La Laude della Primavera" di Vincenzo De Simone.
“La Laude della Primavera” di Vincenzo De Simone.

NOTA

A chi potrei dedicare questa mia «Laude della Primavera» se non a te, mio caro bambino, che non sei mio figlio, ma più che figlio amo e tengo vicino al mio cuore nella mia casa?

Vi entrasti in fasce orfanello, e bello vi sei cresciuto, e sereno vi stai sotto le vigili cure d’una nuova tenera madre, a te amorosissima madre e a me sposa.

Fosti fra tante pene e avversità un raggio di sole, e luce sei alla mia vita, e luce di vita e di ricordo spero solo da te.

Tu solo potrai dire ciò che io, operando per te, operai per tutti quelli ch’ebbero necessità del mio amore. Non ebbi forse gratitudine. Ho te, ed altro non conto.

La tua fanciullezza ha rinverditi i miei anni; la tua primavera fiorisce il mio autunno. Sii benedetto, o figlio, per questo dono che la tua innocenza e i tuoi giuochi mi dispensano ogni giorno, serbandomi sano di spirito.

Mentre m’accingo a pubblicare questo breve poemetto, tu compi gli undici anni, e ti volgi già agli studi che io predilessi: i classici. Apprenderai quello che io appresi; onde mi è caro saperti avviato a quelle fresche sorgenti alle quali io venni dissetandomi.

Sarai, come sei, sempre buono e generoso, e sarai anche poeta poiché non soltanto a recitare e a scandire i versi t’ho insegnato, ma soprattutto a poeticamente pensare.

Per essere galantuomini ciò è essenziale. Chi non vede la vita col cuore e con la mente del poeta, sarà sempre un mediocre, anche quando sia riuscito ad acquistare dovizie di beni e di potere.

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