Raccolta di 14 racconti. Pubblicata nel 1919.
- Campagna romana
- L’amore
- Una sera presso il tevere
- Ai bagni
- Il vino
- La gallina disfattista
- La mia amicizia
- Il marito
- Un pezzo di lettera
- Elìa e Vannina
- La stessa donna
- La vendetta
- Roberto e Natalia
- La capanna
Dall’incipit del libro:
CAMPAGNA ROMANA
Caro Cavacchioli,
tu mi chiedi qualche spunto autobiografico. Ti ringrazio sinceramente, ma non abbocco. Tutto al più, posso raccontare a te e a pochi lettori come ho passato a Roma la scorsa estate.
Torno, ormai, molto di rado in Toscana, e sempre per pochi giorni. Perciò, insieme con qualche amico, quando non piglio la bicicletta, cerco di respirare all’aria aperta e non mi lascio mai alloppiare dalla vita cittadina. Questa estate, andavamo a Maccarese: tra Roma e Civitavecchia. Bisognava alzarsi dal letto prima di giorno; e alla stazione di Termini, mentre compravamo il biglietto, vedevamo, alla luce ancora incerta, stormi di ragazze che invece sceglievano Ladispoli o Santa Marinella. Sartine, dattilografe, impiegate, passavano a coppie o a branchetti, di rado accompagnate dai parenti, portando in mano l’asciugatoio e la biancheria per il bagno. Ce ne erano di anemiche, ma anche di quelle bellocce o belle addirittura. E noi le seguivamo con gli occhi e con una voglia matta d’attaccare discorso e portarne due o tre con noi, di quelle più piacevoli e benevole.
Orio Vergani, allora, faceva sempre la proposta di distribuire, per la volta prossima, parecchi foglietti dove fosse stampato, a modo di pubblicità, che i bagni di Maccarese erano preferibili anche per la salute a quelli di qualunque altra spiaggia. E, intanto, da bel giovane che è, si ficcava in mezzo alle ragazze per capire se ce ne fossero disposte a farsi tenere compagnia.
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