“Sei donne e un libro” di Augusto De Angelis

Secondo romanzo con protagonista il commissario De Vincenzi, pubblicato nel 1936.

"Se donne e un libro" di Augusto De Angelis.
“Sei donne e un libro” di Augusto De Angelis.

Dall’incipit del libro:

Prologo
«Prego consegnare alla Questura»

Era rimasto a contemplare l’involto, che giaceva sui gradini della chiesa.

Le prime luci dell’alba illuminavano la piazzetta deserta. Sotto l’androne, che metteva in un cortile aperto, si vedeva il chiarore della lampada accesa davanti all’immagine della Madonna. Qualche minuto prima, tutte le luci delle strade si erano spente di colpo. L’aria era piena di brividi.

Un nuovo giorno nasceva così sulla grande città, che ancora rimaneva immobile, come estatica. Soltanto il rumore di qualche tranvai in lontananza, sul corso Vittorio Emanuele, e, dall’altra parte, per via Cavallotti.

L’uomo in uniforme grigia, filettata di rosso, guardava l’involto.

Dovevano essere stracci ravvolti in un giornale. Eppure quel pacco appariva troppo accuratamente confezionato, per contenere stracci.

Gli diede un colpo con la scopa e l’involto rotolò pei gradini sul selciato. Non si aprì. Doveva essere fermato ai due capi con qualche spillo, perché legato non era. Ma dal centro di esso, di sotto al margine del giornale, sbucava una busta bianca.

Lo spazzino si chinò a raccoglierla. Era aperta. Conteneva un foglio piegato in quattro. E sul foglio una sola riga di una scrittura grande e affrettata, a inchiostro azzurro «Prego consegnare alla Questura».

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