Raccolta di poesie pubblicata nel 1893.
Dall’incipit del libro:
Prefazione
Piccoli amici miei, ditemi chiaro:
Volete divertirvi un po’ alla buona?
Credo di sì, chè per vojaltri è raro
Il trovar poesia, se non piagnona,
Dotta, istruttiva ed, in una parola,
Un che di molto peggio della scuola.
Qui vogliam dire un mondo di sciocchezze,
Racconti che non han capo nè coda;
Le nostre menti ancor non sono avvezze
A roba che l’età matura loda;
Ma se il gusto del leggere ci acchiappa,
Qualcosa da imparar sempre ci scappa.
Credono poi taluni ogni argomento
Per voi troppo difficile ad intendere;
Mentre per quello che vi va a talento
Voi perspicacia n’avete da vendere
E i più vecchi pigliar solete a gabbo:
E poi, se non capite, o non c’è il babbo?
Qui, ragazzini miei, prendo tabacco
Ed incomincio in ton di professore:
«Una vecchina sta cucendo un sacco,
E infila un punto circa ogni due ore;
Narra un fatto, e va a paro col cucito….
Ora aspettiamo ch’ell’abbia finito.»
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