Raccolta di poesie pubblicata nel 1905.
Dalla prima poesia:
A UNA GIOVINE AMICA
Quando in lugubre tócco annunzïare
Udrai la morte mia, non sia veduto
Da te l’aspetto mio deforme e muto:
Va, dolce amica, e siedi in riva al mare.
Su’ natii flutti insonne ad alïare
Verrà il mio spirto: or sovra il crin canuto
Di azzurra onda inneggiando, or del lïuto
E del flauto le pie note più care .
Gemendo, a te dirà quanto, con senso
Di divina armonia tra core e viso,
Fu il celato amor mio profondo, immenso.
Ma puro sì che con gentil sorriso
L’udria, raggiante del benigno assenso,
Beatrice stessa su nel Paradiso.
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