Breve poemetto pubblicato nel 1892.
Dall’incipit del libro:
ATOMI
Mi martella il cervel questo pensiero insistente, tenace
che giorno e notte non mi lascia pace.
Oh s’io potessi in un supremo vero
riposare, sperar; creder che un giorno
a te farò ritorno,
madre, e di nuovo uniti
sarem per sempre in spirital soggiorno,
con che soave, con che dolce pianto
io ti ripenserei!
Tale il fior d’elïanto
poi che in grembo a la notte il sol discende
triste e tranquillo e fiducioso attende
che ancora spunti e più fulgente il sole
coronato di rose e di viole.
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