Raccolta di racconti pubblicata nel 1914.
I titoli:
- Tre fratelli
- Parola di donna
- Il paraninfo
- Eligio Norsi
- Sempre tardi!
- Sorrisino
- Un suicida
- Lettera di uno scettico
- Delitto ideale
- rettifica
- L’abate «Castagna»
- Il caso di Emilio Roxa
- Forze occulte
- Ma, dunque?…
- Un cronista
- Il Braccaccio
- L’anello smarrito
- L’inesplicabile
Dall’incipit del libro:
TRE FRATELLI
Il primo, un gigante, con certe gambe lunghe e secche, certe braccia che, quando le teneva penzoloni, gli arrivavano sotto le ginocchia; un collo alto, magro che pareva reggesse male il testone grigio, arruffato, quasi egli avesse fatto voto di non passar mai i denti d’un pettine tra i folti capelli; e, a metà del collo, un pomo di Adamo aguzzo, che sporgeva in fuori come un becco ricurvo, e pareva dovesse forare, da un momento all’altro, la pelle floscia, aggrinzita. Quando però uno se lo vedeva davanti, rimaneva stupito di quel viso quadrato, con le gote rubiconde, senza un pelo di barba, le labbra piccole, sottili, il naso a pera, solidamente piantato, e gli occhi…. Oh! gli occhi bisognava quasi andare a scovarli tra le palpebre, socchiuse a difesa dei due globi cilestrini che per poco non si confondevano col bianco, e non potevano sopportare la luce troppo viva.
E dentro un corpo, direi, così spropositato, un’anima buona, gentile, timida, capace d’intenerirsi anche per la disgrazia d’un insetto; un cervello pieno di fantasticherie, forse perchè la gigantesca statura di quel corpo gli dava l’idea di passeggiare tra le nuvole.
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