“Beffe della morte e della vita” di Luigi Pirandello

Raccolta di sei racconti pubblicata nel 1902.

"Beffe della morte e della vita" di Luigi Pirandello
“Beffe della morte e della vita” di Luigi Pirandello
  • Notizie del mondo
  • Se…
  • Sole e ombra
  • Il giardinetto Lassù…
  • Le tre carissime
  • La paura del sonno

Dall’incipit del libro:

NOTIZIE DEL MONDO.

I.

Da quattro o cinque ore me ne sto qui coi gomiti appoggiati sul tavolino, la testa tra le mani, il cuore stretto come in un pugno: ebbene, niente, che credi? – eccole qua nel fazzoletto: appena due lacrimucce, Giacomone, spremute per forza a gli angoli degli occhi. Da buoni amici, facciamo a metà: una per te, una per me, che son rimasto Dio sa come: un vecchio muro cadente a cui una barbara mano abbia tolto l’unico puntello. (Bel paragone, eh?)

Ma se non so piangere! Mi ci provo: riesco solo a farmi più brutto, e faccio ridere. Lasciamo andare, dunque. Sai che idea piuttosto mi è venuta? Di mettermi ogni sera a parlar da solo con te, a dispetto della morte. Vo’ darti notizia di tutto quanto avviene ancora in questo mondaccio che hai lasciato, di ciò che si dice, di ciò che mi passa per il capo; e così mi parrà di continuarti la vita, riallacciandoti ad essa con le stesse fila che la morte ha spezzate.

Non trovo altro rimedio alla mia solitudine.

Tu mi avevi ridotto un vero monaco di clausura: convento, l’amicizia tua. Mi avevi assorbito così, che nessuna parte di me è rimasta aperta a una relazione, sia pur lontana, con altri esseri viventi. E ora… mi vedi? Ora che non ho più nulla da far per te, come in questi tre ultimi giorni dopo la tua morte, eccomi qua solo solo solo, in questa casa che non mi par mia, perché la vera casa mia era la tua.

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