Raccolta di 8 racconti pubblicata nel1915.
Dall’incipit del libro:
IL COMMESSO PENSATORE O
LA GUARDAROBA DELL’ELOQUENZA
Bonaventura Camposoldani seguiva l’andazzo dei tempi.
– Come si svolge, – domandava a tutti, – oggi come oggi, la lotta per la vita?
Rispondeva lui per tutti:
– Medievalmente. Mi spiego. Crediamo d’essere nel secolo XX? Siamo; non dico di no. Ma, signori miei: chi ha, oggi come oggi, la bacchetta in mano? Domani, speriamo di no. Ma oggi come oggi! La Germania, signori miei. E che cos’è la Germania? Il paese più medievale del mondo. Sissignori, anche nel progresso. Perché la mentalità della Germania, voltatela come volete, è medievale. «Lavoratori di tutto il mondo, unitevi!» Chi l’ha detto? Marx, un tedesco. Del resto, il proverbio è antichissimo: L’unione fa la forza.
Camposoldani sapeva a chi doveva tenere siffatti discorsi.
Ascoltando per via, nelle case dei conoscenti, nei pubblici ritrovi, le chiacchiere della gente su gli avvenimenti del giorno, aveva intuito che sopra i comuni bisogni materiali, sopra i casi quotidiani della vita e le ordinarie occupazioni, gràvita una certa atmosfera ideale, fatta di concetti generali, più o meno grossolani, di riflessioni ovvie, di considerazioni genèriche, di motti, di proverbii e via dicendo, a cui nei momenti d’ozio tutti coloro che sogliono stare l’intero giorno curvi sotto il peso della vita cercano di sollevarsi per prendere una boccata d’aria.
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