Romanzo del 1895.
Dall’incipit del libro:
DUE REPUBBLICHE IN GUERRA
La guerra, scoppiata fra il Messico e gli Stati Uniti d’America, ferveva sanguinosissima.
Il Texas, un tempo aggregato al Messico, proclamando il 19 giugno 1845 la propria indipendenza, aveva sprigionata la prima scintilla e le due repubbliche, dopo inutili tentativi di pace, erano scese in campo entrambe armate.
Il generale messicano Arista, accampato fino dall’anno precedente a Matamores sul Rio del Norte ed il generale americano Taylor, accampato sul Rio Nueces, al comando dei loro presidenti avevano cominciato le ostilità.
I primi fatti d’armi dei due eserciti erano stati di poca importanza. Ma il 19 settembre 1846 Taylor, col fiore delle sue truppe, erasi portato nella Nuova California, il 20 aveva assediato il generale messicano Ampudia coi suoi settemila uomini in Monterey, e il 1° settembre, dopo molti infruttuosi assalti, l’aveva costretto alla resa della piazza.
La presa di Monterey aveva dato luogo ad un armistizio di sei settimane, ma gli americani, insuperbiti dalla vittoria e anche desiderosi di terminare presto quella campagna di malavoglia intrapresa, l’avevano rotto prima del tempo stabilito.
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