“I puritani di Scozia” di Walter Scott

Romanzo pubblicato nel 1816.

"I puritani di Scozia" di Walter Scott.
“I puritani di Scozia” di Walter Scott.

Dall’incipit del libro:

CAPITOLO PRIMO.

«Della rôcca alle porte in l’ora bruna
Stian cento prodi, né un di lor rallenti
Le briglie al corridor pria d’un mio cenno.»
Douglas.

Sotto il regno degli ultimi Stuardi, il regio Consiglio privato adoperava tutti i modi posti in sua facoltà per abbattere lo spirito di puritanismo, che formò, può dirsi, il carattere del governo precedente; ed era ad un tempo sollecito di far rigermogliare quelle feudali instituzioni, che unendo al signore il vassallo, poteano come il Consiglio sperava, collegare e questo e quello più saldamente alla corona. I magistrati ordinavano frequenti rassegne, esercizi militari, talvolta giuochi e passatempi. La qual’ultima provvisione nelle circostanze che correvano era per lo meno sbagliata in politica; perché la gioventù d’entrambi i sessi, a cui in tutti altri tempi il flauto e il tamburino, se parlisi dell’Inghilterra, la cornamusa quanto alla Scozia, avrebbero offerto una tentazione invincibile, allora trovava un vezzo anche maggiore nel resistere agli ordini delle magistrature che le prescrivevano di ballare. La gioia fugge laddove è comandata, ma una cagion più possente si frammetteva, perché queste feste non si adempissero colla regolarità desiderata da chi le volea.

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