Romanzo pubblicato nel 1883.
La prima traduzione italiana è di Ferdinando Martini (aiutato da Guido Mazzoni, come risulta dalla nota in fondo al volume).
Questo ebook è basato sulla versione del 1936, sempre del Martini e del Mazzoni.
Dall’incipit del libro:
IL PARADISO DELLE SIGNORE
I
Dionisia se n’era venuta a piedi dalla stazione di San Lazzaro, dove, dopo aver passata tutta la notte sulle dure panche d’un vagone di terza classe, era scesa con i suoi due fratelli dal treno di Cherbourg. Teneva per la mano Beppino, e Gianni la seguiva; tutt’e tre, rotti dal viaggio, sbalorditi, spersi in mezzo all’immensa Parigi, con gli occhi alzati verso le case. Domandavano, ad ogni cantonata, della Via della Michodière; là stava di casa il loro zio Baudu. Ma proprio quando erano per entrare in Piazza Gaillon, la giovinetta si fermò di punto in bianco.
– Oh! – disse – guarda, guarda, Gianni!
E restarono lì fermi, stretti insieme: tutt’e tre vestiti di nero, perché portavano ancora i vestiti che s’eran fatti per il bruno del padre loro. Lei, troppo gracile per i suoi venti anni, con un’aria di miseria, portava un fagottino; dall’altra parte le si aggrappava al braccio il fratello minore, che non aveva più di cinque anni; e il maggiore, fiorente nei suoi sedici, stava lì diritto, dietro le spalle di lei, con le mani penzoloni.
– Oh, bello! – riprese dopo un momento. – Questo sì che è un magazzino!
Era, nell’incrocio della Via della Michodière con la Via Nuova di Sant’Agostino, un negozio di novità; e le vetrine ne splendevano chiassosamente in quella dolce e pallida giornata d’ottobre.
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