Commedia in due atti.
Dall’atto I, scena I e II:
ATTO PRIMO
Sala in una casa di campagna.
SCENA I.
RODOLFO seduto ed appoggialo ad un tavolino.
RODOLFO. Ah Carolina, Carolina! Ma come negarle ciò che chiede con tanta grazia? E dall’altro lato dovrò lasciare che essa mi domini intieramente? Non dovrò aver mai in casa mia una volontà? (alzandoti e passeggiando agitato) Farò sempre a modo di mia moglie? No….. Viva il cielo! No…..
SCENA II.
CAROLINA, e detto.
CAROLINA. (con grazia) Amico mio.
RODOLFO. Oh Carolina….. sei qui? (un poco bruscamente)
CAROLINA. Spero che non mi sgriderai….. (prendendogli la mano)
RODOLFO. Che è stato? Che cosa hai fatto? (bruscamente)
CAROLINA. Mi son presa una libertà…..
RODOLFO. E di che sorta, signorina? (bruscamente)
CAROLINA. Uh! Se mi parli così, non ti dico più nulla….. Già oramai….. quel che è fatto è fatto.
RODOLFO. Quel che è fatto è fatto? Insomma di che cosa si tratta? (con forza)
CAROLINA. Che orso sei diventato? Bella maniera d’interrogare!…. Ah! (sospirando) Il fu mio Giorgio mi avrebbe parlato in modo ben diverso.
RODOLFO. (Ci siamo….. Ecco Giorgio in ballo.) Via, Carolina, dimmi ciò che hai fatto. (in buona maniera)
CAROLINA. In fondo al viale che conduce alla nostra villetta, sulla strada maestra, si è rovesciata poco fa una carrozza, ed io son corsa…..
RODOLFO. A rialzarla? (sorridendo)
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