Raccolta di versi pubblicata nel 1920.
Dall’incipit del libro:
DAVANTI AL MIO RITRATTO
Al pittore Mario Biazzi.
Codesto è, dunque, il mio sembiante? –
Strano agitarsi di linee; bizzarria
di luci e d’ombre! Tutto il gioco arcano
ond’è materia, quivi per magia!
Tal viso àn le Morgane aeree, vano,
e i fantasmi che sogno e fantasia
da ignoti mondi traggon ne l’umano,
quasi vita – se pur vita non sia…
E noi siam forse più che visïone
d’un sogno universal, più che lieve ombra
d’un’ala su lo specchio ampio del mare?
Pur quel mister, ch’è o non è, ma pare
persona in noi, à sì la fronte ingombra,
che triste è questa, d’essere, illusione.
Milano, 1909.
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