“Il vascello del diavolo” di Guglielmo Stocco

Romanzo protofantascientifico pubblicato nel 1910.

Dall’incipit del libro:

"Il vascello del diavolo" di Guglielmo Stocco.
“Il vascello del diavolo” di Guglielmo Stocco.

CAPITOLO PRIMO
Un incontro fortunato.

James Duncan s’era andato a sedere proprio al di là del cavalcatoio pubblico, sopra una panchina solitaria, a duecento metri dalla riva del mare, e con la testa in aria, gli occhi perduti nell’ultima luminosità diafana del tramonto, sembrava che sognasse.

Irreprensibile in un attilato vestito all’ultima moda, con una gamba sopra l’altra e un mokos profumato fra le labbra, spirava quell’aria d’abbandono speciale agli ammalati di spleen.

Veduto così, alla luce blanda del tramonto, che faceva più pallido il suo viso accuratamente raso, e più intenso lo sguardo de’ suoi grandi occhi neri, James Duncan poteva benissimo passare per un gaudente stanco di spassi e di piaceri, ridotto casualmente, verso quell’ora suggestiva, là sulla spiaggia del mare, ad ammirare l’ultima striscia di luce che vaniva dolce nell’orizzonte lontano.

Ma in verità il povero giovane era preoccupato da ben altri pensieri. Quella sera per esempio non sapeva dove andar a pranzo poichè in saccoccia aveva solo qualche pennys, e a questo prezzo, anche nelle colonie, non si può trovar da mettersi a sedere neppure ad una modesta trattoria.

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