Raccolta contenente 13 racconti, pubblicata nel 1922.
I racconti:
- La presa di tabacco
- Sottovoce
- Il martire
- Il labirinto
- I calli nelle mani
- La terra
- I farinacei
- La finta batteria
- E questo e quello, per me….
- L’evasione
- Cornelio Tacito
- La «roulette»
- Il gesto
Dall’incipit del libro:
La presa di tabacco
Era un processo indiziario contro un tagliaboschi, certo Stefano Candia, accusato di aver ucciso un pastore, detto il Trebbia, con un colpo di scure che lo aveva steso cadavere all’istante, fracassandogli il cranio.
Il dibattimento durava da più di una settimana.
L’imputato insisteva nel proclamarsi innocente, con una freddezza, una ostinazione, una impassibilità sconcertanti.
Accosciato dentro la gabbia, colle mani congiunte sulle ginocchia, il volto terreo e gli occhi assenti – come se tutto ciò che avveniva intorno a lui non lo riguardasse ed egli fosse lì, davanti ai giurati ed al popolo, per puro caso – Stefano Candia non aveva un motto, uno scatto, un gesto di commozione.
Passavano e ripassavano i testimoni a parlare di lui, della sua indole, ad accumulare indizi, a prospettare ipotesi tremende; ma egli non mutava d’una linea il proprio atteggiamento, come se fosse impietrito nella sua negazione.
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