Le cronache di Mudfog (The Mudfog Papers) sono una serie di racconti pubblicati da Dickens tra il 1837 e il 1838 sulla rivista mensile Bentley’s Miscellany.
In questo ebook la prima traduzione italiana, a cura di Arturo Bagnoli, pubblicata nel 1924.
Dall’incipit del libro:
Vita pubblica del Signor Tulrumble, già sindaco di Mudfog.
Mudfog è un’amena anzi amenissima città, situata in una conca ridente lungo un fiume, dal quale essa trae un gradevole profumo di pece, catrame, carbone e canapa da funi, una popolazione deambulante in copricapi di tela incerata, una abbastanza costante affluenza di barcaioli avvinazzati e tantissime altre risorse marinare.
Attorno a Mudfog v’è abbondanza d’acqua, eppure a rigore non è precisamente il genere di luogo più acconcio per una stazione balneare.
L’acqua, che è nelle occasioni più propizie un elemento di natura perversa, in Mudfog lo è in modo tutto speciale.
D’inverno scorre stillando giù per le strade e dilagando nella campagna; anzi si riversa nelle stesse cantine e cucine delle case con tale prodigalità che se ne potrebbe proprio fare a meno: ma nel tempo caldo d’estate ristagna e si fà verde e, quantunque il verde sia un eccellente colore in ispecial modo nell’erba, non si addice, per vero, all’acqua: nondimeno non si può negare che la bellezza di Mudfog sia offuscala anzichenò, sia pure da così trascurabile circostanza.
Mudfog è un luogo salubre, saluberrimo: umido, forse, ma per niun conto reso peggiore per questo; ed è un grave errore il credere che l’umidità sia malsana, poichè se le piante prosperano in condizioni umide perchè non lo dovrebbero gli uomini? Gli abitanti di Mudfog sono unanimi nell’affermare che al mondo non esiste razza d’uomini più bella della loro ed in tale asserzione abbiamo istantaneamente una indiscutibile e veridica contraddizione dell’errore comune.
Per tal guisa, ammettendo anche l’umidità di Mudfog, ne veniamo a stabilire all’evidenza la salubrità.
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