Raccolta di 18 racconti pubblicata nel 1902.
- La vergine Ossola
- La vergine Anna
- Gli idolatri
- L’eroe
- La veglia funebre
- La contessa d’Amalfi
- La morte del duca d’Ofena
- Il traghettatore
- Agonia
- La fine di Candia
- La fattura
- I marenghi
- La madia
- Mungià
- La guerra del ponte. (Frammento di cronaca pescarese)
- Turlendana ritorna
- Turlendana Ebro
- Il cerusico di mare.
Dall’incipit del libro:
LA VERGINE ORSOLA
I.
Il viatico uscì dalla porta della chiesa a mezzogiorno. Su tutte le strade era la primizia della neve, su tutte le case la neve. Ma in alto grandi isole azzurre apparivano tra le nuvole nevose, si dilatavano sul palazzo di Brina lentamente, s’illuminavano verso la Bandiera. E nell’aria bianca, sul paese bianco appariva ora subitamente il miracolo del sole.
Il viatico s’incamminava alla casa di Orsola dell’Arca. La gente si fermava a veder passare il prete incedente a capo nudo, con la stola violacea, sotto l’ampio ombrello scarlatto, tra le lanterne portate dai clerici accese. La campanella squillava limpidamente accompagnando i Salmi susurrati dal prete. I cani vagabondi si scansavano nei vicoli al passaggio. Mazzanti cessò di ammucchiare la neve all’angolo della piazza e si scoprì la zucca inchinandosi. Si spandeva in quel punto dal forno di Flaiano nell’aria l’odore caldo e sano del pane recente.
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