“Leggende sarde” di Grazia Deledda

Leggende pubblicate sulla rivista Natura e Arte il 15 aprile 1894, su Vita sarda III, il 10 dicembre 1893 e su Onoranze a Grazia Deledda, a cura di M. Ciusa Romagna, Nuoro-Cagliari, 1959.

"Leggende sarde" di grazia Deledda.
“Leggende sarde” di Grazia Deledda.

Un’estratto del libro:

Il diavolo cervo

Nei monti di Oliena, nei contrafforti calcarei dai picchi acuti di un azzurro latteo che si confonde col cielo, esistono grandi crepacci – ricordi di antichissime convulsioni vulcaniche – di alcuni dei quali non si distingue il fondo. Vengono chiamati sas nurras, e volgarmente si crede che sieno misteriose comunicazioni dell’inferno col mondo. Di là escono i diavoli per scorrazzare sulle bianche montagne in cerca di anime e di avventure. Fra le altre leggende riguardanti le nurras ho trovato questa, molto bizzarra, e, pare, non molto antica.

C’era dunque un pastore di Oliena, molto devoto e pio e perciò malvisto dal demonio che, riuscitegli vane tutte le tentazioni per condurlo al male, si vendicò di lui in questo modo. Nei giorni un po’ tranquilli il pastore, affidata la greggia ad un suo compagno, si recava alla caccia del cervo e del muflone su per i monti. Un bel giorno d’inverno, mentre cacciava, vide un magnifico cervo poco distante da lui: lo sparò, e lo ferì leggermente, ma non poté pigliarlo. E si mise…

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