Racconto pubblicato nel 1847.
Mentre il traduttore è noto, sconosciuto risulta l’autore.
Dall’incipit del libro:
PREAMBOLO AI FANCIULLI
Il seguente breve racconto ebbe già luogo a piacevole e istruttivo intertenimento di una brigata di fanciulli, che antecedentemente avevano avuto degli schiarimenti sull’alto e bel significato della santa festa di Pasqua; ed essendo tornate dilettevole non solo a’ fanciulli, ma a molti adulti pur anco, son da credere, che riuscirà aggradito anche a voi, o miei cari, anzi anche a’ vostri fratelli e sorelle maggiori, e perfino ai vostri genitori. Sia dunque stampato per voi, e abbiatelo come un tenue regalo di Pasqua.
Benchè il racconto, come si rileva dal titolo, abbia per oggetto una frivolezza «L’UOVO DI PASQUA» pure non mi sconfido, che vi darete a leggerlo volentieri; chè mentre tratta di un piccolo dono, proveniente da Dio «un uovo» costituisce insieme una maraviglia della Onnipotenza e Sapienza divina, e conseguentemente un benefizio per gli uomini. Oh! come sovente Iddio si serve di picciole cose a dar glorioso argomento della sua santa Provvidenza e delle sollecitudini di Padre amorosissimo!
Questa ed altre buone istruzioni formano precipuamente la materia del presente libretto. Valga il resto a vostro innocente sollazzo, o fanciulli, non altrimenti, che forse la vostra madre vi regala un uovo per la festa di Pasqua, il quale nel mentre vi dà nutrimento, con un piacevole esteriore di svariati colori non lascia deliziarvi la vista.
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