Commedia storica in tre atti in una edizione del 1858.
Dal primo atto, scena prima:
ATTO PRIMO
L’arrivo in Napoli.
Salotto decente in locanda, uscita nel fondo, porte laterali, una finestra.
SCENA I.
Gustavo da viaggio impolverato con lo scudiscio e sproni dal fondo, poi il Cameriere.
GUSTAVO. Maledetti! Neppure alcuno in questa sala! tutti sono intenti all’arrivo di Maria Malibran. Donna fatale! m’hai inutilizzato tre quarte parti del mio cervello! Ho fatto crepare un cavallo inglese per anticipare d’un’ora la tua venuta, e sta a vedere che non avrò neppure il tempo di rifare la mia toletta (spolverandosi con lo scudiscio). Ma quell’amico di Maria Malibran però!… Quell’uomo che pare sospettoso di me, che imita in tutto e per tutto le mie azioni! In Roma fu puntuale a trovarsi anticipatamente a lei, e prese posto nell’albergo medesimo! A Terracina fè lo stesso senza mancare d’un minuto! Starò un poco a vedere se pure qui mi verrà fra i piedi.
CAMERIERE. Comanda qualche cosa il signore?
GUSTAVO. Lode al Cielo, ecco finalmente una faccia umana! Desidero d’essere prontamente alloggiato.
CAMERIERE. Mi dispiace di non poterla servire.
GUSTAVO. Perchè mi dite questo?
CAMERIERE. Perchè tutti gli appartamenti sono da 15 giorni occupati, tranne un solo.
GUSTAVO. Che riterrete per me qualunque esso sia.
CAMERIERE. Le domando mille perdoni; sarebbe lo stesso che farmi morir lapidato. L’appartamento è per madama Malibran.
GUSTAVO. Vi ripeto, che in qualunque modo ho bisogno d’essere alloggiato qui.
CAMERIERE. Ed io le soggiungo che ciò è impossibile.
GUSTAVO. Mi contenterò d’un pajo di stanze.
CAMERIERE. Volesse il Cielo che ce ne fosse una sola.
GUSTAVO. Maledizione! Avrò dunque inutilmente fatto crepare un cavallo!
CAMERIERE. L’arrivo di questa celebre artista ha fatto empire i più piccoli buchi di questa locanda. Si figuri che fin da Roma per mezzo di lettere, un signore s’è provveduto.
GUSTAVO. Fin da Roma!… il nome di questo signore?
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