Titolo completo: “Racconti di Benvenuto Cellini per la prima volta pubblicati in Venezia l’anno 1828”
Raccolta di 8 racconti. Non metto l’elenco perché sono tutti senza titolo (dal Racconto I. al Racconto VIII.)
Dall’incipit del libro:
AI LEGGITORI
Serbasi nella I. R. Librerìa Marciana in Venezia il TRATTATO DELLA OREFICERÌA di BENVENUTO CELLINI in un codice apografo che venne diligentemente descritto dal cav. Jacopo Morelli nel Catalogo de Codici manoscritti nella Librerìa Naniana, Ven. 1776, in 4° Se non è di pugno di Benvenuto, è chiarito autorevole da qualche sua postilla, e dal vedersi di sua commissione trascritto da un amanuense, il quale per altro facea velame ad un ben formato carattere col manifestare di quand’in quando nella scrittura poco discernimento. Dal testo, impresso in Firenze l’anno 1568, e poi varie volte ristampato, ha il codice notabilissime differenze, mentr’è quale appunto venne da principio dall’Autore composto, e non quale poi con altra disposizione e con più regolata dicitura venne d’ordine suo racconcio e dato alle stampe; e se scabra in vero ed agreste n’è l’originai dettatura, tuttavia gradevole egli riesce lo scorgervi quella medesima bizzarra mano che scrisse la strana vita di se medesimo. Sì per questa originalità, come per la ridondanza della materia meriterebbe di essere tutt’intero il codice reso pubblico, ma intanto opportuno consiglio fu quello del sopraccitato cav. Morelli, il quale da esso trasse un DISCORSO SULLA UTILITÀ DELL’ARCHITETTURA che ora abbiamo a stampa, ed opportuno parimenti quello del cav. Leopoldo Cicognara, che ne trasse il CAPITOLO SULL’ARTE DEL NIELLARE testé…
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