“Una donna” di Roberto Bracco

Dramma in quattro atti. Questo dramma, scritto il 1888, fu rappresentato per la prima volta il 2 maggio 1892 dalla compagnia Pasta-Garzes- Reinach, protagonista Tina di Lorenzo, al Fiorentini di Napoli.

"Una donna" di Roberto Bracco.
“Una donna” di Roberto Bracco.

Dall’incipit del libro:

ATTO PRIMO.

Camera modesta, quasi povera, in disordine. Poche suppellettili tra cui un attaccapanni, una tavola, uno stipetto basso, seggiole stranamente diverse. Sull’attaccapanni, soltanto una sottana bianca. Sulla tavola, un tovagliolo mezzo aggrovigliato e alcune bucce di frutta. Sopra una seggiola, un paio di stivalettini attillati. Sullo stipetto, piatti, bicchieri, forchette, cucchiai, coltelli, qualche bottiglia, qualche vaso di creta. In fondo, una porta senza battenti che lascia vedere una saletta e l’uscio di scala. Accanto a questa porta, una seggiola. A destra, un’altra porta. A sinistra, una finestra.

SCENA I.
ANGIOLINA, e PORTINAIO.

(Quando s’alza la tela, il campanello penzolante ad un muro della saletta si agita e strepita. Nella stanza non c’è nessuno. – Silenzio. – Poi, un’altra volta, il campanello strepita. – E di nuovo silenzio. – Quindi si sente la voce pettegola di Angiolina di là dall’uscio chiuso.)

ANGIOLINA Ohè! Portinaio!… Portinaio, qui non mi si apre…. Non c’è nessuno in casa? (Pausa.) E mi avete fatto salire!… (Pausa.) Allora venite ad aprirmi…. Sono io, Angiolina la rivenditrice…. Venite ad aprirmi…. Aspetterò che venga la signorina…. (Pausa. – Tra sé:) Ah! benedetto Dio!….

(Si apre l’uscio. Entrano il portinaio con un chiavino in mano e Angiolina che porta sul braccio una veste avvolta in un panno bianco.)

PORTINAIO (entrando) Eh! bella mia, io ho l’ordine di non dare la chiave che al signor Mario. Ho aperto perché siete voi. Se volete aspettare qui, accomodatevi pure; ma, senza offesa, io vi tengo compagnia.

ANGIOLINA Angiolina può entrare sempre, per regola vostra: e poi, statevi attento che c’è tanta roba preziosa da portar via!… (Ironicamente) In questa casa si guazza nell’oro!… È una pietà, è una pietà!…

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