Dramma in quattro quadri in una edizione del 1858.
La prima scena del primo atto:
QUADRO PRIMO
Una prima dichiarazione d’amore.
Sala in casa del Colonnello adibita a scrittoio.
SCENA I.
Nell’alzarsi la tela Carlo è intento a scrivere ad uno dei tavolini. Bombarda entra dal centro.
BOMBARDA. Eccolo qui questo bravo giovinotto a cui il mio Colonnello deve la sua vita! Dal momento che gli ha reso così importante servizio egli è il suo privato segretario, ma non si è insuperbito del favore. Sempre là, sempre al suo posto, non leva mai la testa dal suo lavoro!… Eppure la leva qualche volta!… io son volpone… Madamigella Adelia ha solo il magico potere di distrarlo dalle sue occupazioni (si sente un campanello).
CARLO. Il colonnello chiama. Ah! sei qui bravo Bombarda?
BOMBARDA. Son qui, son qui da un bel pezzetto.
CARLO. Perdona, non me n’era avveduto, ma il colonnello, ha chiamato.
BOMBARDA. Vado subito. (Non c’è che dire, costui mi ha ammaliato) (via).
CARLO. È ben felice questo vecchio soldato. Egli ama, ed è riamato dagli oggetti cari al suo cuore. La sua ambizione è stata soddisfatta dalle insegne d’onore che gli coronano il petto. Io pure sarò fra poco insignito, d’una spalletta, i miei compagni mi ammireranno, farò il bene dei miei soggetti: e poi? Carlo sarai più felice d’adesso? Sento che no: Ad onta di tal lusinghiera prospettiva ho l’anima piena di tristezza! Infelice, donde ne attingesti l’ultima stilla? Dall’amore!… Taci cuor mio, sepellisci nella parte più impenetrabile questo affetto disperato…. Disperato sì, ma puro, candido come il giglio pel quale mi arde, e mi consuma la vita. Ah! padre mio! Unico scudo a questa veemente passione sarebbe il rispettabile nome tuo, ma l’infamia degli uomini, l’ingiustizia del destino m’impongono di celarlo questo nome! Viene il mio benefattore. Si nasconda la mia commozione.
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