“Vanità e capriccio” di Tommaso Gherardi Del Testa

Commedia in tre atti in una edizione el 1856.

"Vanità e capriccio" di Tommaso Gherardi Del Testa.
“Vanità e capriccio” di Tommaso Gherardi Del Testa.

Dall’atto I, scena I:

ATTO PRIMO
Elegante salotto in casa d’Alberto.

SCENA I.

ALBERTO, solo, seduto e cogitabondo.

ALBERTO. Chi mai lo avrebbe pensato? dopo sei mesi di matrimonio!…. Una giovine che mi dimostrava tanto amore, che mi sembrava tanto buona, tanto modesta, tanto umile! Una donna ch’io tolsi dal nulla per darle il mio nome!…. Sono io ben sicuro però di aver perduto il di lei affetto? forse mi ama tuttora, forse per pura leggerezza, per capriccio, per femminil vanità essa è così vaga di feste, di dissipazioni. (alzandosi) Ah! bisogna togliersi questo dubbio; sì, io scoprirò la verità, quindi prenderò le mie risoluzioni.

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