Commedia in tre atti pubblicata nel 1857.
Dall’atto I, scena I:
ATTO PRIMO
SCENA I.
EUFROSINA ed ERNESTINA.
EUFROSINA. Dunque vostro marito per ora non torna?
ERNESTINA. Mi scrive in fretta pochi versi. Affari di premura lo ritengono ancora in Genova.
EUFROSINA. Qualche nuova speculazione commerciale; ecco come sono gli uomini! passato il primo fuoco dell’amore, incominciano a porre in ballo gli affari di premura per star lontani dalla moglie. (malignamente)
ERNESTINA. E voi credereste, o signora, che Luigi mio marito?….
EUFROSINA. Sono tre mesi, ricordatelo, ch’egli è assente, e quando veramente si ama…..
ERNESTINA. Avete ragione. (mestamente)
EUFROSINA. Ma non vi affliggete….. accettate il mio consiglio….. le pene, gli affanni del cuore vanno medicati colle distrazioni. Questa sera andremo al ballo in maschera del Casino. (con intenzione) Vi sarà mio nipote Augusto, il signor Adolfo…..
ERNESTINA. Vi prego, non mi parlate di lui.
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