Raccolta di poesie in una seconda edizione pubblicata nel 1891.
La prima poesia:
I.
Inutilmente, poi che la tenace
pazïenza su i libri ho consumato,
inutilmente al mondo intenebrato
io mi rivolgo e chiedo: or che mi piace?
La giovinezza mia stanca si tace
e si sgomenta del tempo passato:
tutto che mi vivea dentro e da lato
sorte ha ferito, e con morte si giace.
Or con le ignare mani ho posto in terra
quel che dolce mi fe tanto soffrire,
quel per cui mossi giovinetto in guerra
e pacato sostenni i colpi e l’ire:
l’ultimo gelo il cor m’indura e serra,
ma pur non voglio, non voglio morire.
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