Raccolta di sedici racconti pubblicata nel 1915.
I titoli:
- Due fratelli
- L’anello
- Borgona, Belinghieri, Roccafredda e limitrofi
- Lo specchio
- «E passa la regina del contado»…
- Consigli al successore giovine
- L’istinto
- Diverso dagli altri
- Afa
- Una buona azione
- Una truffa
- Il granchio del dottor Granchini
- Dopo un banchetto
- Amore di prossimo
- La diagnosi
- Rialzo e ribasso
Dal primo racconto:
DUE FRATELLI
I due fratelli si trovavano ormai di rado. La vita li aveva separati.
Ma quando si rivedevano ogni incontro destava in loro l’antica amicizia, una di quelle amicizie infrequenti tra fratelli, affettuosa e serena.
Gustavo aveva quarantacinque anni, Giovanni quaranta. D’altronde, che si volessero bene era risaputo da tutti e in special modo da quei parenti che per proprio interesse avevano cercato di renderli l’un l’altro nemici.
Alla morte del padre, Gustavo e Giovanni si erano trovati padroni di una discreta fortuna e, di comune accordo, se l’erano divisa.
– È l’unico mezzo perchè abbia a durare la buona armonia, – aveva detto Gustavo, al quale alcune idee del fratello, idee commerciali s’intende, non parevano buone.
– Hai ragione, – aveva risposto Giovanni, non prestando fede a quelle anime caritatevoli che gli soffiavan negli orecchi:
– Sta attento, è più furbo di te; si prenderà il bello e il buono lasciandoti i grattacapi.
Non aveva ascoltato nessuno, Giovanni, e, da parte sua, Gustavo aveva crollato la testa quando, in confidenza, gli avevan detto:
– Tuo fratello è una volpe matricolata. Finge di accondiscendere, ma, al momento opportuno, saprà mostrare i denti.
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