“Amori moderni” di Grazia Deledda

Raccolta di due racconti pubblicata nel 1905.

"Amori moderni" di Grazia Deledda.
“Amori moderni” di Grazia Deledda.
  • Amori moderni
  • Colomba

Dall’incipit del libro:

AMORI MODERNI

Era agli ultimi di febbraio: una sera tiepida e dolce.

La signora e le figliuole del professor Rotta-Torelli, riunite intorno alla tavola ancora apparecchiata, nella saletta tranquilla la cui porta a vetri dava su un giardino incolto, discorrevano col giovane professore Antonio Azar.

A dire il vero, la signora, ancor giovane e bella, ma coi capelli bianchissimi, ascoltava in silenzio, stuzzicandosi i denti e guardando con due vivi occhi neri or l’uno or l’altro dei giovani, a misura che parlavano, senza aver l’aria di capire del tutto le loro discussioni. Ella era figlia d’un capitano piemontese, di quelli che “han fatto la patria”, e che perciò forse non aveva avuto il tempo di curare l’istruzione della figlia, lasciandola crescere nella più completa ignoranza: ella non leggeva mai un libro, e non sapeva se i molti che leggevano le sue tre figliuole fossero buoni o cattivi.

In quel tempo in tutti i salotti d’Italia non si parlava che del romanzo Quo vadis?

– No, – diceva Maria la fidanzata di Antonio Azar, – io non ho letto e non leggerò Quo vadis? Sì, sì, appunto perché lo hanno letto e lo leggono tutti gli imbecilli, tutti gli impiegati, tutti i soldati del Regno di Italia…

Solo allora la signora intervenne.

– Rispetta l’esercito… – disse, senza smettere di stuzzicarsi i denti. – Ricordati che sei anche tu discendente di quei prodi che ci han dato una patria ed un re…

– Ma fatemi il piacere, mamma! Io venero il mio caro nonno, ma non so che farmene della patria e del re!

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