Cominciamo il nuovo anno con questa commedia in tre atti di Gherardi Del Testa.
È la terza di una lunga serie che una volta a settimana / dieci giorni, pubblicherò fino ad esaurimento.
Dall’incipit del libro:
ATTO PRIMO
Elegante gabinetto. – Specchio grande da un lato. – Musica, libri sopra i tavolini.
SCENA I.
ROSINA, che sta accomodando GIULIA.
GIULIA. Mi pare di essere un poco palliduccia: che ne dici?
REGINA. Sì, ma non vi disdice: avete l’aria sentimentale.
GIULIA. Interessante devi dire; l’aria sentimentale non usa più: il sentire è diventata cosa ridicola…..
ROSINA. Bene, dirò dunque interessante; fate benissimo ad istruirmi.
GIULIA. E sia detto a tua gloria, profitti assai. Quando ti presi al mio servizio non sapevi nulla, eri una zotichetta timida, timida.
ROSINA. Di questo poi posso vantarmene; la timidezza non so più cosa sia.
GIULIA. Ti accerto che da che sei con me, hai acquistato delle buone qualità.
ROSINA. (Ed io temo di averne perdute.)
GIULIA. Hai dato gli ordini al cuoco? 6
ROSINA. Sì signora, e lavora a più non posso.
GIULIA. Mi preme di farmi onore….. Quel signor Rodolfo merita di esser trattato con distinzione; è un giovine pieno di spirito, di bell’aspetto, di maniere franche e gentili…..
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