Corposa raccolta di poesie – ne contiene 71 – pubblicata nel 1928.
Anche le opere di quest’autore sono da quest’anno di pubblico dominio.
Alcune poesie tratte dal libro:
VOCI SU CIME
Dolce pe’ triti cammini la voce d’un cuore fraterno
e lo schiudere il proprio cuore a un fraterno cuore.
Ma ne’ sacri momenti che l’anima è aperta a quell’alte
voci che parlan mute dall’universe cose,
meglio ascender le cime cui vita è il silenzio deserto,
e la terra ed il cielo devotamente udirvi.
FIOR D’ALPE
Semplice fior che sorgi su questo culmine alpino,
e modesto ne allieti l’erma solitudine,
mi piaci meglio de’ fiori sgargianti ch’or vidi nel piano:
sei modesto ma in alto, e il deserto consoli.
LE DUE FIORITE
È dolce coglier fiori smaglianti, o Vita, dai tuoi
soleggiati giardini e aspirarne l’aroma.
Ma pure è dolce, o Morte, dai tuoi pieni d’ombra recessi
coglier misterïosi gracili fiori pallidi,
e adorando aspirarne lo strano sottile profumo
cui solo percepisce l’anima, e come in sogno.
L’ISOLA DEL SOGNO
Ogni luogo soave ch’io vidi perde al confronto
della misterïosa isola che talvolta
mi splende gemmëa, lungi a tutti gli eventi mortali,
nella quïeta olimpia serenità del sogno.
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