“Felicità del sonno” di Cosimo Giorgieri Contri

Romanzo del 1904.

"Felicità del sonno" di Cosimo Giorgieri Contri.
“Felicità del sonno” di Cosimo Giorgieri Contri.

Dall’incipit del libro:

Felicità del sonno

I.

Sotto un cielo basso, stanco e pur gonfio di pioggia, comparvero i baluardi che cingono Lucca. Al riguardante quella cintura ferrigna sembrò triste benché coronata di una verde chioma d’alberi: e la città gli parve chiusa da una trincea solitaria che ne dovesse allontanare la vita.

Colui che guardava era un giovane, un po’ impaziente nel suo scompartimento di seconda classe del treno di Viareggio. Il treno, prossimo alla meta, procedeva lentissimamente, ansando, fischiando: e il giovane ogni momento si affacciava, ogni momento tastava colle mani le valigie già calate sul sedile, davanti a lui. Il viaggio era stato lento e triste. La carrozza vicina era occupata da due carabinieri e da due dottori che accompagnavano un demente all’ospizio di Frigionara.

– Bella compagnia! – aveva detto tra sé il giovane. – Cominciamo bene. – Quando finalmente il treno fu giunto, egli balzò giù, chiamò un facchino, gli consegnò le valigie. – Ci sono carrozze? – chiese: e avuta risposta negativa gli crebbe il malumore.

– Dove vuole andare signorino?

Anche quel «signorino» lo indispettì. A ventidue anni, co’ suoi baffi lunghi e arditi; quel diminutivo gli pareva una mancanza di rispetto. Tuttavia gli convenne rispondere, disse:

– All’albergo della Corona. Sai dov’è?

– Diavolo! Vuol che ‘un lo sappia? Venga, venga…

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