“Erma bifronte” di Luigi Pirandello

Raccolta di 15 racconti pubblicata nel 1906.

"Erma bifronte" di Luigi Pirandello.
“Erma bifronte” di Luigi Pirandello.

Dall’incipit del libro:

VA BENE.

al conte Giuseppe Primoli

§ 1.
Stato di servizio
fino addì 5 di marzo del 1904.

A Sorrento, da Corvara Francesco Aurelio e Florida Amidei, nella notte dal 12 al 13 febbrajo dell’anno 1851, nasce Cosmo Antonio Corvara Amidei, ed è subito accolto male: a sculacciate; preso pei piedi e tenuto per qualche momento a testa giù dalla levatrice, perché, quasi strozzato, a causa delle doglie stanche della madre, è entrato nel mondo senza strillare. Botte, finché non strilla. Entrando, bisogna strillare.

Dal 13 di febbrajo del 1851 al 15 di marzo del 1852, cinque bàlie. La prima e la seconda, cambiate per deficienza di latte; la terza, perché nel fargli il bagno, una mattina, lo tuffa nell’acqua ancor quasi bollente, scordandosi di temperarla. Scottatura di secondo grado. È per morire, ma Dio misericordioso non vuole. Gli muore, invece, la madre. La quarta bàlia lo lascia cadere tre volte dal letto e una volta sola gli fa con lei ruzzolare la scala. Ferite di poco conto: la più grave, rottura dell’osso del naso.

A nove anni, dopo aver sofferto tutte le malattie, che son come i gradini per cui dalla tenera infanzia – con l’ajuto del medico da un lato e del farmacista dall’altro – si sale alla vispa fanciullezza, Cosmo Antonio Corvara Amidei, animato da fervido zelo religioso, entra in seminario.

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