“Gerusalemme liberata” di Torquato Tasso

La “Gerusalemme liberata” è il maggior poema epico scritto da Torquato Tasso.

Gerusalemme liberata" di Torquato Tasso.
Gerusalemme liberata” di Torquato Tasso.

Dopo molte versioni edite senza l’autorizzazione dell’autore e piene di errori e con alcuni canti mancanti, viene finalmente pubblicata il 24 giugno 1581 in versione definitiva e approvata da Tasso.

Questa edizione, del 1920, contiene “qualche cenno introduttivo di Guido Mazzoni (1859-1943. Poeta, critico letterario, filologo, traduttore, docente universitario di letteratura italiana, presidente dell’Accademia della Crusca, patriota, senatore. Nato e morto a Firenze.

Dall’incipit del libro:

CANTO I.

1

Canto l’arme pietose e ‘l Capitano
Che ‘l gran sepolcro liberò di Cristo:
Molto egli oprò co ‘l senno e con la mano
Molto soffrí nel glorïoso acquisto:
E in van l’Inferno vi s’oppose, e in vano
S’armò d’Asia e di Libia il popol misto;
Il Ciel gli diè favore, e sotto a i santi
Segni ridusse i suoi compagni erranti.

2

O Musa, tu che di caduchi allori
Non circondi la fronte in Elicona,
Ma su nel cielo in fra i bëati cori
Hai di stelle immortali aurea corona,
Tu spira al petto mio celesti ardori,
Tu rischiara il mio canto, e tu perdona
S’intesso fregi al ver, s’adorno in parte
D’altri diletti, che de’ tuoi, le carte.

3

Sai che là corre il mondo, ove piú versi
Di sue dolcezze il lusinghier Parnaso;
E che ‘l vero condito in molli versi,
I piú schivi allettando ha persüaso:
Cosí a l’egro fanciul porgiamo aspersi
Di söavi licor gli orli del vaso;
Succhi amari ingannato intanto ei beve,
E da l’inganno suo vita riceve.

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