Azione drammatica in cinque atti, pubblicata nel 1857.
Dall’incipit del libro:
ATTO PRIMO
Dal lato destro la villa del conte d’Ankarstroem. Gradinata che conduce alla porta principale. In fondo alla scena si vede il lago Meler con isolette in lontano. Sul davanti parco con abeti, acacie, tigli. Dal lato sinistro un viale, che si suppone condurre ai cancelli della villa. – Sedili rustici. – La scena nelle vicinanze di Stockholm.
SCENA I.
ULDA, sola, viene dalla sinistra. Si avanza meditabonda con le braccia incrociate.
ULDA. E sempre qui….. sembra quasi che una forza superiore mi spinga in questo luogo (va verso il lago, dove una lingua di terra con un masso sporgente dominerà il lago stesso) dove tutto mi parla di quanto ho perduto, e dove una voce arcana mi promette vendetta. Oh sì – questa sola speranza ha tenuto in vita questa povera donna – da questo masso io abbraccio le mie memorie, le mie speranze. – Laggiù le torri del castello di Haga, dove tu mandasti l’ultimo sospiro, o mio Frantz; sotto ai miei piedi queste onde, nelle quali tu cercasti la morte, o mia Edvige, mio angelo tradito; là Stockholm dove esso regna, e qui in quelle mura (accennando il palazzo) l’uomo e la donna che furon cagione delle mie sventure. – Oh quando sarà quel giorno che io potrò dire: son vendicata! (torna in avanti e siede melanconica sopra un sedile rustico)
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