Raccolta di poesie pubblicata nel 1907.
Dall’incipit del libro:
A LUIGI FASSÒ
Questi versi che tu, fraterno amico, vedesti pullulare su dall’anima mia tra mill’altri, ne’ dì tristi e lieti delle comuni giovanili battaglie, ti si dedicano ora, fervidamente.
Anche, ad essi tu se’ tenero amico e fratello; tu di lor sai più ch’essi non mormorino sommessamente, od, urlino incompostamente; tu sai che mi si sferrarono di tra, le più soavi o le più tempestose commozioni. Se non dicono ciò che il cuore fieramente provò, la colpa, è per una parte della troppo giovanile inesperienza e per l’altra del povero ingegno mio.
Tu perdona ad essi ed a me, che li ho messi al mondo.
Novara, giugno 1907.
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