Secondo volume del diario di Angelo Brofferio.
Dall’incipit del libro:
CAPITOLO X.
Un Gendarme pelato – Bianchi e Destouches – Morte di Maino – Giudizio dei Frascaroli – La moglie del ladro – Alessandria e Strasburgo.
Scommetterei un orecchio che quella storia del Vescovo che nelle ultime pagine dell’altro volume vi ho raccontata ha cimentato alquanto la vostra incredulità.
Ma perchè essere increduli? A ciò non si guadagna niente che la disperazione in questo mondo e l’inferno nell’altro.
Udite se non è vero.
Un cristiano incredulo non è più come una volta bruciato vivo sui carboni ardenti della Santa Inquisizione, ma è guardato in cagnesco dal suo Parroco, il quale oggi o domani trova la maniera di fargliela pagare.
E chi non volesse credere alla sterminata potenza di costoro guardi quante pecore hanno condotte quest’anno alle elezioni, e quanti lupi hanno tratti fuori dall’urna.
Un marito incredulo è la peggior pasta di marito che santa madre Chiesa abbia stampato col sacramento del matrimonio, che speriamo di veder presto regolato col civile contratto.
Che cosa di bene può sperare una buona moglie da un marito senza cieca fede? E il marito che razza di felicità può conseguire? È fedele sua moglie? Egli non lo crede, ed entra in casa chinando la testa per paura di urtare colla ramosa fronte nel cornicione della porta.
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