Dopo cinque mesi di assenza tornano i diari di Angelo Brofferio.
Nono volume, pubblicato nel 1859.
Dall’incipit del libro:
CAPITOLO LXXXVII.
Il secolo della civiltà – Una sommossa popolare – Pubblico trattenimento del patibolo – V olete la mannaia o la corda? – Interpellanza del deputato De Viry sopra un morto che aveva sete – Iniziativa della Camera contro la pena di morte – Memorie della Forca – Memorie della Ghigliottina – Conclusione.
È vero o non è vero che questo secolo si può chiamare il secolo della civiltà, come affermava ier l’altro alla Camera un Deputato parlando dell’esercizio dei macelli gentili e della gabella sui corami e sulle carni fresche e salate?
Questa domanda io andava facendo in silenzio a me stesso questa mattina 19 febbraio 1859 senza trovare in fondo alla mia coscienza una conveniente risposta.
Oh bella! io diceva, perchè non sarà questo il secolo della civiltà? Si sono inventate le carceri penitenziarie che sono una maniera più civile delle altre di tormentare i prigionieri; si scuoprì il cotone fulminante colla speranza di ammazzare il prossimo più civilmente che colla polvere da schioppo; si pose in moda la diplomazia per impedire colla civiltà del capestro le rivoluzioni dei popoli; la civile Austria inventò un nuovo metodo di strangolamento in Lombardia, per cui venne incivilito il patibolo; si rifecero le tariffe doganali; si perfezionò la fabbrica del velluto; si introdussero le penne di ferro; si inventarono gli omnibus e le macchine per cucire…
Scarica il libro:
