Decimo volume dei diari di Angelo Brofferio, pubblicato nel 1859.
Dall’incipit del libro:
CAPITOLO XCIV.
Ugo Foscolo – Dorme abbandonato in terra straniera – Arditi suoi detti a Napoleone vincitore – Paralello fra Vincenzo Monti e Ugo Foscolo – Meteore teatrali – Esilio spontaneo – Funeste eredità Italiane – Foscolo e la Donna Gentile – Foscolo e la Contessa d’Albany – L’esule in Londra – Fortune e disastri – Condotta di Foscolo nelle rivoluzioni dell’Italia e della Grecia – Testamento e morte di Foscolo – Suo ritratto.
Che stai? breve è la vita e lunga è l’arte
A chi altamente oprar non è concesso.
Fama tentino almen libere carte.
FOSCOLO.
Sorge in prossimità di Londra, nel cimitero di Chiswik, una modesta lapide, sulla quale si legge il nome di Ugo Foscolo tolto ai viventi nel 14 settembre 1827 nella breve età di anni quarantotto.
Come e perchè l’illustre Italiano ebbe tomba in terra straniera?…. Perchè scrisse e operò per la libertà dell’Italia; perchè de’ suoi scritti e delle opere sue ebbe in premio la calunnia, la povertà e l’esilio; perchè in vita e in morte (umana riconoscenza!) si stesero sopra il suo capo l’odio dei tristi e l’abbandono dei codardi.
Come e quanto l’illustre pellegrino avesse sacra e santa la religione delle tombe ci è dichiarato dal suo carme sui Sepolcri, e più specialmente da questi versi che dureranno immortali:
A egregie cose il forte animo accendono
L’urne de’ forti, o Pindemonte: e bella
E santa fanno al peregrin la terra
…
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