Racconto storico pubblicato nel 1862.
Dall’incipit del libro:
Il mattino dell’11 febbrajo del 1855 si sparse una voce dolorosa per Torino, e si diffuse col telegrafo nelle città italiane «È MORTO IL DUCA DI GENOVA!»
Il velo nero della tristezza si stese sull’universale: tutti rimasero attoniti, muti, e trassero un sospiro dal cuore.
Eppure quella infausta notizia non doveva riuscire inaspettata; la vita del principe si andava spegnendo da parecchi mesi; la sentenza dei medici era pronunziata; un miracolo soltanto avrebbe potuto cancellarla.
Ma era la terza delle sventure che nel volgere di poche settimane avevano visitato la casa del Re; era il terzo colpo che in venti giorni veniva ferire il cuore di Vittorio Emanuele.
Giovane, bello, d’animo ardito, di mente ponderata, di slancio cavalleresco, il Duca aveva brillato nelle campagne del 1848 e 1849; e l’Italia lo aspettava a fianco del fratello alla grand’opera della redenzione nazionale.
In un istante questo sogno dorato si scioglieva nella più trista realtà.
Nella tomba dei Reali di Savoja scendeva la salma del giovane compianto, il quale aveva lasciato un nome glorioso di più nella lunga ed intemerata lista dei principi Sabaudi.
Scarica il libro:
