“Tu ridi” di Luigi Pirandello

Raccolta di 16 racconti:

"Tu ridi" di Luigi Pirandello.
“Tu ridi” di Luigi Pirandello.
  • Ciàula scopre la luna
  • La liberazione del re
  • Lo storno e l’Angelo Centuno
  • Certi obblighi…
  • La benedizione
  • Il bottone dell palandrana
  • Musica vecchia
  • Maestro Amore
  • Nel dubbio
  • La corona
  • Superior stabat lupus
  • Nel gorgo
  • Quintadecima
  • Chi la paga
  • I due compari
  • Tu ridi

Dall’incipit del libro:

CIÀULA SCOPRE LA LUNA.

Fu quella sera di novembre che Cacciagallina, il soprastante, con la rivoltella in pugno si parò davanti alla buca della Cace affiorato contro i picconieri, che volevano levar mano senza aver finito d’estrarre le tante casse di zolfo, che bisognavano il giorno appresso a caricar la calcara, – Corpo di qua, corpo di là, indietro tutti, giù tutti di nuovo alle cave, a buttar sangue fino all’alba, o faceva fuoco!

– Bum! – fece uno dal fondo della buca. – Bum! – echeggiarono parecchi altri; e con risa e bestemmie e urli di scherno e fischi fecero impeto, e chi dando una gomitata, chi una spallata, passarono tutti, tranne uno. Chi? Zi’ Scarda, si sa, quel povero cieco d’un occhio, sul quale Cacciagallina poteva far bene il Rinaldo. Gesù, che spavento! Gli si scagliò addosso, che neanche un leone; lo agguantò per il petto e, quasi avesse in pugno anche gli altri, gli urlò in faccia, scrollandolo furiosamente:

– Indietro tutti, vi dico, canaglia! Giù tutti alle cave, o faccio un macello!

Zi’ Scarda si lasciò scrollare pacificamente. Doveva pur prendersi uno sfogo, quel povero galantuomo, ed era naturale se lo prendesse su lui che, vecchio com’era, poteva offrirglielo senza ribellarsi. Del resto, aveva anche lui, a sua volta, sotto di sé qualcuno più debole, sul quale rifarsi più tardi: Ciàula, il suo caruso.

Quegli altri…. eccoli là, s’allontanavano giù per la stradetta, che conduceva a Comitini; ridevano e gridavano:

– Ecco, sì! tieniti forte codesto, Cacciagalli’! Te lo riempirà lui il calcherone per domani!

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