“Jacovella” di Domenico Gnoli

Raccolta di poesie pubblicata, con lo pseudonimo Giulio Orsini, nel 1905.

"Jacovella" di Domenico Gnoli.
“Jacovella” di Domenico Gnoli.

VOGLIO
CHE QUESTO VOLUMETTO A TE SIA DEDICATO
E DA TE S’INTITOLI JACOVELLA

La prima poesia del libro:

L’INCORONATA

C’era una fronte, c’era
una testa chiomata
romanamente di capelli neri.
In essa, come i passeri a sera
dentro l’ilice usata,
riparavano i miei pensieri.
– Oh, quella chioma fluttuosa,
oh, quella fronte buona
voglio cingerle d’una corona
glorïosa! –

E sulla siepe al mattino
io colsi il biancospino,
colsi le ginestre gialle
quando la campana del villaggio
ondoleggiava nella valle
e spiccai la margherita
dalla coltre verde fiorita
sulle città morte;
e il garofano fiammeggiante
sulla bruna fenestrella
d’una fanciulla amante;
e nell’ajuola del giardino
colsi la rosa, e l’oleandro
in un’isoletta, e sull’arse
arene il giglio marino,
e sull’orlo de’ ghiacciai,
nel silenzio vespertino,
l’edelvai.

Poi, nel seren della state,
per allacciare que’ fiori,
chiesi alle notti stellate
un filo d’oro, i fulgori
d’una stella cadente;
e te miravo nella mente,
colla tua bella ghirlanda,
passare superba e blanda
tra la gente. Eri chiamata
l’Incoronata!

È tua! Perché non la prendi?
Che vuoi tu ancora?
Ch’io colga i roridi albori
della vergine aurora,
i meditabondi languori
del vespro ne’ cieli di Roma,
per fartene un lucido nimbo
intorno alla chioma?

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