“La moglie nera” di Edoardo Arbib

"La moglie nera" di Edoardo Arbib.
“La moglie nera” di Edoardo Arbib.

Romanzo del 1874.

Dall’incipit del libro:

PROLOGO

Appena si incominciò nel settembre del 1870 a discorrere in Firenze della prossima spedizione delle truppe italiane per Roma, mi prese una smania grandissima, non solo di seguirle, ma di accompagnarle. Non era il caso, come altre volte, di pigliar servizio nell’esercito o tra i volontari; ma soltanto di assistere ad una grande fazione campale, di cui l’ultima manovra sarebbe stata la trionfante occupazione di Roma. Ce n’era dunque d’avanzo per eccitare la fantasia del vecchio soldato e la curiosità del nuovo giornalista; sicché, senza punto intender nessuna delle ragioni che mi trattenevano in Firenze, la sera dell’8. se non sbaglio, partii addirittura per Terni.

Di là fui a Narni poi a Orte, ove mi trovai appunto quando vi giunse la Divisione Ferrero; corsi con essa a Viterbo; poi, vago di ritrovare il Quartiere generale principale di quel piccolo esercito, fui a Ronciglione e a Monterosi, ove incontrai il generale Cadorna, e da lui seppi che andava a porre il quartier generale alla Storta. A un tratto in un calessino di cui nessun altro poteva essere più malconcio e meschino, vidi Edmondo De Amicis e Roberto Stuart, tutti e due giornalisti come me, tutti e due mossi come me da Firenze per entrare in Roma, appena Roma fosse aperta a noi reprobi.

Per povero che fosse, il calessino aveva ancora un posto libero accanto ai cocchiere, un gobbetto di circa cinquanta anni, guercio da un occhio, più brutto della bestia e del calesse, ma filosofo abbastanza per consolarsi dei motti e delle satire dei soldati, col pensiero degli scudi che avrebbe tolto alle nostre tasche.

Scarica il libro:

    

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.