“Libro di novelle antiche tratte da diversi testi del buon secolo della lingua”, raccolta di 80 novelle a cura di Francesco Zambrini, pubblicata nel 1868.
Vi risparmio l’elenco troppo lungo.
Dall’incipit del libro:
All’illustre e Chiarissimo Signore,
SIGNOR GIOVANNI PAPANTI
A Livorno
Riveritissimo Signor mio,
Raccomandare alla S. V. l’accoglienza benigna a un libro di Novelle, sarebbe proprio una vanità esagerata; sarebbe, per mo’ di dire, come un tratto di riprende voi e sfiducia. Conosco troppo bene quale affezione porti a simil genere componimenti e so in pari tempo con che avidità gli raccolga e con quanto splendore e accuratezza talvolta eziandio Ella stessa gli publichi, per dovermi da ogni parola a tale riguardo astenere; senza che l’animo di Lei è sì gentile, cortese e generoso verso gli uomini sinceri e probi, che ogni accento di raccomandigia si tornerebbe indarno e intempestivo. Ora io vo lieto a ogni modo, ch’e’ mi sia venuta alle mani occasione propizia da poter darle un pubblico segno di stima e di amore, intitolandole questa raccolta; affetti in me generati dalle continue e squisite gentilezze sì pubbliche come private che più volte mi addimostrò, le quali a Lei mi tengono e mi terranno sempre mai grato e affezionatissimo.
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