“L’onore del povero” di Ida Melisurgo Vegezzi Ruscalla

"L'onore del povero" di Ida Melisurgo Vegezzi Ruscalla.
“L’onore del povero” di Ida Melisurgo Vegezzi Ruscalla.

Racconto pubblicato nel 1857.

Dall’incipit del libro:

L’ONORE DEL POVERO

I. LA FAMIGLIA ANDREI.

In una casaccia situata in Mariahilf, grosso sobborgo di Vienna, abitava nel soffitto una famiglia ticinese di onesti operai; benché per tutto appartamento avesse solo due cameruccie divise in tre da un armadio ed una cortina, però regnava in quelle stanzette un ordine ed una pulitezza che detto avresti quegl’inquilini non avessero a far altro che a nettarle e porle in assetto.

Era veramente una povera famiglia, ma contenta del proprio stato; componevasi di un uomo ancora giovane, di sua moglie e due ragazzi, un figlio ed una figlia. Egli lavorava da scarpellino presso un rinomato scultore comasco, e se la cavava assai bene; la moglie faceva la cucitrice, ed ai fanciulli insegnavano entrambi la loro professione.

Un giorno avvenne che quella buona famigliuola fu colpita dalla più gran disgrazia che la potesse incogliere. Andrei, lo scarpellino, lavorava ad isgrossare un masso di marmo di Carrara, quando ad un tratto sentì che il masso traballava: fece per ritirarsi e chiamare aiuto ai compagni onde riporlo di nuovo a piombo, ma non fu in tempo d’evitare che il marmo nel cadere non lo cogliesse sotto e non lo ferisse gravemente. Alle grida che mandò ed al rumore che fece il sasso cadendo, i suoi compagni accorsero, e videro l’infelice Andrei quasi stiacciato ed immerso nel sangue.

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