Mentre sono alla ricerca di testi da pubblicare mi imbatto spesso in brevi racconti che da soli non vale la pena di pubblicare.
Ho, quindi, deciso di raccoglierli, mano a mano, in un volume e periodicamente, quando il numero di pagine raggiunto mi pare adeguato, pubblicare qui l’ebook.
In questo primo volume sono presenti i seguenti 15 racconti:
- Le figurine di Adolfo Albertazzi
- La coronata di Antonio Beltramelli
- La casa della ragazza morta di Guido Da Verona
- Idillio in Israele di Eugenio Giovannetti
- La siesta sulla vasca di Carlo Linati
- La modella e la maschera di Giuseppe Lipparini
- Due sguardi in una pupilla di Fausto Maria Martini
- I due sogni di Caterina Percoto
- Grazia di Louisa Grace-Bartolini
- Carmela di Edmondo De Amicis
- Il poeta di Orazio Grandi
- Nell’etere di Cesare Donati
- Delfina di Luigi Capuana
- Notte di Natale di Camillo Boito
- Tre madamine di Alberto Cantoni
Buona lettura.
Dal primo racconto:
Adolfo Albertazzi
Le figurine
Al vicino, che gli chiedeva del suo servizio, rispose con l’impeto d’una coscienza aperta a tutti i doveri e a tutti i pericoli della carica. E per dimostrare meglio la gravità, aggiunse:
– Addetto al vettovagliamento!
Anche la voce, forte, sonora, era espressione di vigoria. – Di dove venite?
– Dal Trentino.
– E siete in licenza?
– Sì. Otto giorni di licenza straordinaria. Vado a casa a divertirmi.
Ora sorrise; ma l’ironia si adattava così male a quella sua faccia di uomo sano e florido e a quei suoi occhi chiariti dall’anima schietta e semplice, che gli ascoltatori rimasero incerti.
– Mi è morta la moglie quasi all’improvviso. – Dimenando la testa significava: – Questa doveva capitar proprio a me!
Quando la porticella fu riaperta, che già il treno era in moto:
– Oh! Carlino!
– Oh! Saverio! Sei qui?
Il sopravvenuto atteggiava il volto a mestizia; nell’altro il piacere dell’incontro pareva superar la tristezza dell’occasione.
– Ho viaggiato tutta notte. Sono arrivato, da Verona, a mezzodì, e ho fatto appena in tempo a correre da mio cognato, all’arsenale.
– Rubata! – esclamò l’amico. – Ti è stata rubata, Saverio! Nemmeno il dottore sa capire il come e il perchè della disgrazia, così, d’un tratto.
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