Raccolta di poesie pubblicata nel 1926.
La prima poesia:
INTUS ET EXTRA
Poi che, inquieto d’investigamento,
stancai, Natura, il pensiero lunga ora
ne’ tuoi secreti, dall’acre tormento
l’anima levo che tutta dolora.
Ma nel dolore al monito acconsento
della saggia umiltà che dolce ignora;
e torno a vagheggiar questo portento
di forme e tinte, che freme arde odora.
Non d’improvviso l’anima ritrova,
confusa, incerta, il suo vigor sereno:
esita. E poi si mescola veloce
tra quella festa, e con acceso e pieno
gioir ne vive, quasi cosa nuova,
ogni aspetto ogni effluvio ed ogni voce.
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