Volumetto contenente la novella “Cuore di fanciulla” pubblicata nel 1869.
Dall’incipit del libro:
AL CHIARISSIMO
Signor GIOVANNI SFORZA
a Lucca.
Il nestore de’ novellatori inodoriti, e fior di gentilezza e dottrina, cav. Francesco Caffi, mi faceva grazioso dono di questa sua Novella inedita, dove narra un fattarello a lui accaduto, perché ne usassi a mio piacimento; ed io non saprei farla di pubblica ragione in circostanza più opportuna, e per me più cara, che in questa in cui, dolce amico, vi unite con indissolubile nodo all’egregia donzella ELISA PIERANTONI.
Amico carissimo,
Accettatela dunque come schietto augurio per la duratura vostra felicità, e come arra dell’amicizia che vi professerà mai sempre
L’Amicissimo vostro
GIAMBATTISTA PASSANO
Genova, il settembre del 1869.
AMICIZIA DI FANCIULLE
NOVELLA
Quel canale nella città di Venezia, che là suol nominarsi Rio di Palazo (il quale, in certa storia posta in luce parecchi anni fa da un dottissimo francese, venne intitolato un lago d’inchiostro), è cavalcato da due ponti: uno che lo valica a terra detto il Ponte della paglia, l’altro che lo valica in aria, detto il Ponte de’ sospiri, perché nelle carceri s’interna. Sorpassato quest’ultimo, perché intatto rimanga preziosissimo tema di lor pappolate a’ romanzatori, a’ gazzettieri, a’ poeti, qui occasionalmente si accennerà al primo, il quale, primo fra ponti che siensi fabbricati in marmo in Venezia, stette sempre nella primitiva molto antica sua struttura: alto, e perciò anche assai prolungato, e sommamente ristretto senzaché mai ad allargarlo si pensasse. Vien da ciò, che quando all’ordinario continuo andazzo della plebe e dei marini, si può dir sempre in movimento: aggiungasi inoltre il signorile concorso nelle splendide mattine invernali, o
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