Raccolta di poesie pubblicata nel 1929.
Le prime due poesie:
RANCURA
Ogni moto dell’essere m’è pena.
Guardo dintorno a cercar pace, e vedo
velarsi d’ombra ogni ridente scena.
April, che gioia rimena,
mi sembra un triste äutunnal congedo.
E quella che m’appare
tra il dolore figura
d’una dolce ai miei sogni giovinetta
anche m’offende. Sono una rancura
strana, selvaggia, a cui solo diletta
sentir le piaghe del cuor sanguinare.
CRUCCIO E SOSPIRO
M’è cruccio aspro la vita;
e tu mi manchi, sollievo dell’arte.
Dovunque gli occhi giro
è riso di campagna rinverdita:
ma, giunto appena all’anima, ne parte.
La mia vita è sospiro.
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